La regione indo-pacifica rappresenta il cuore pulsante dell’economia mondiale, dove si scontrano interessi di Cina, Stati Uniti e altri Paesi che cercano di avere un’influenza strategica nell’area. I principali cambiamenti geopolitici nella zona, nell’ultimo decennio, hanno portato a una rivitalizzazione del dialogo sulla sicurezza del cosiddetto “Quad”, il Quadrilateral Security Dialogue tra India, Giappone, Australia e Stati Uniti, istituito per la prima volta nel 2007-2008.
Dieci anni fa, il dialogo fu interrotto dopo che l’Australia si ritirò su pressione di Pechino. L’entusiasmo di Tokyo di perseguire il “Quad” sembra spinto soprattutto dalla preoccupazione per la crescente influenza della Cina nella regione, molto sentita nel Paese dei ciliegi in fiore, da quando la disputa territoriale su alcune isole nel Mar Cinese orientale (note come Senkaku in Giappone e Diaoyutai in Cina) è esplosa nel 2010.
Per un ordine regionale non definito da Pechino
L’espansione della strategia marittima della Cina e la crescente assertività di Pechino rispetto alle rivendicazioni territoriali sarebbero state un fattore chiave per il rafforzamento del dialogo tra i quattro Paesi.
Secondo il Chicago Council on Global Affairs, il premier giapponese Shinzo Abe sarebbe ansioso di stabilire un ordine regionale che non sia definito dal predominio economico, geografico e strategico cinese. A tal fine, starebbe cercando di rafforzare le relazioni di sicurezza lungo la periferia marittima della Cina, in particolare con l’India.
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