Serghei Lavrov rappresenta, pressocché da sempre, il volto più tranquillo, in buona sostanza aperto al dialogo, del Cremlino. Ovvero, la figura che, più di tutte le altre nella cerchia ristretta intorno a Putin, si è spesa per cercare di evitare il conflitto tra Russia e Occidente.
Insomma Lavrov è, per utilizzare un termine tipicamente occidentale (e sostanzialmente inappropriato) un moderato. E moderato è sempre stato quando ha parlato, anche nei momenti più difficili. Dando sostanzialmente voce all’intenzione, sottesa, di Putin di evitare il conflitto frontale con Washington e l’Occidente. Di cercare un accordo, comunque, senza naturalmente ledere gli interessi vitali della Russia.
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