Igor Kirillov è stato assassinato. Un attentato, con esplosivo attivato a distanza, ha ucciso a Mosca il generale ed il suo vice. E l’attentato è stato ufficialmente rivendicato dalla SBU, i servizi segreti ucraini. Che annunciano, trionfanti, di aver giustiziato il responsabile degli attacchi con armi chimiche nel loro paese.
In effetti, Kirillov era il comandante delle forze chimiche radiologiche e biologiche dell’esercito russo. E, come tale, aveva denunciato più volte la presenza di centrali che producevano armi chimiche in Ucraina. Centrali gestite da personale “estero”. Ovvero americano e inglese.
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