In questo conflitto, ricorda, “alla Turchia un ruolo di mediatore è stato riconosciuto e lo ha portato avanti finché possibile”. Ora si tratta di ribadire che “occorre cercare di arrivare a un negoziato e quindi fare maggiori pressioni sulla parte Ucraina affinché acconsenta a iniziarlo”, mentre “sulla parte russa eventuali pressioni potranno esser fatte sia da Erdogan che dalla Cina”.
Inoltre, prosegue, dal punto di vista economico-commerciale i rapporti tra Italia e Turchia “vanno avanti in qualche modo a gonfie vele” con “le aziende italiane” nel Paese che “sono sostanzialmente soddisfatte delle loro performance”. Dove invece la parte turca “potrà premere” su quella italiana sarà “l’ammodernamento dell’accordo di unione doganale”, una questione che – dice Marsili – Erdogan “proporrà certamente” e “sarebbe auspicabile venisse portato avanti il confronto su questo punto”. C’è poi, conclude, “la questione della liberalizzazione il più possibile dei visti per i cittadini turchi a livello europeo”.
(Red-Est/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
20-Jan-2024 13:58