Dunque… A Washington circola una certa stanchezza, ed un forte malumore, per i risultati di Zelenski. O meglio, per la totale assenza di risultati. Il fallimento della, a lungo strombazzata, controffensiva, che si è trasformata in un tritacarne dove l’esercito ucraino sembra aver dato fondo alle sue riserve.
E, poi, il malessere crescente nella popolazione, la fuga di decine di migliaia di giovani (e meno giovani) per sottrarsi all’arruolamento coatto. La corruzione dilagante, con le classi dirigenti (si fa per dire) che si sono spaventosamente arricchite a spese degli aiuti occidentali. E sul sangue del popolo ucraino, aggiungerei… ma questo, siamo sinceri, a Washington importa ben poco…
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