Una domanda ricorrente. Quella in corso tra Israele e Hamas è una guerra di religione?
Di primo impulso verrebbe da rispondere di no. Questo conflitto non è, all’apparenza, che l’ultimo episodio di una contesa tra Israele e Palestinesi per il controllo di un territorio.
Guerra territoriale, dunque, ma resa più difficile, se non impossibile da risolvere perché qui non si tratta di una modifica di confini – si pensi a Russia ed Ucraina – ma di un’unica terra, un unico paese che entrambi i contendenti rivendicano come loro. Con buone o cattive ragioni non sta a me giudicare. E, in fondo, non conta.
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