Il jihadismo femminile in Africa. Il ruolo delle donne all’interno di Boko Haram e al-Shabaab nel nuovo libro di Marco Cochi, pubblicato da START Insight
Il drammatico fenomeno del jihadismo femminile in Africa si caratterizza principalmente nei due principali gruppi estremisti attivi nel continente: al-Shabaab e Boko Haram. Il primo fedele ad al-Qaeda e attivo in Somalia e Kenya, mentre il secondo, operativo nella Nigeria nord-orientale e nel bacino del lago Ciad, ha giurato fedeltà allo Stato islamico nel marzo 2015.
Le due formazioni fondamentaliste hanno attratto al loro interno anche donne, che pur non esercitando ruoli di rilievo hanno deciso di donare le loro vite all’ideologia islamica salafita. Viene quindi lecito interrogarsi su quali siano le motivazioni e le aspirazioni che hanno spinto queste giovani e talvolta giovanissime ad abbracciare la “scelta estrema”.
Per rispondere alla complessa domanda ci viene in aiuto il nuovo volume scritto dal giornalista Marco Cochi pubblicato da START InSight e scaricabile gratuitamente (link). Nella sua disamina, Cochi, già autore di due saggi sull’evoluzione della minaccia del terrorismo islamista in Africa e analista per l’Osservatorio sul radicalismo e il contrasto al terrorismo (ReaCT) e per il think tank di geopolitica trentino “Il Nodo di Gordio”, parte dal presupposto che per comprendere meglio i processi di radicalizzazione sia necessario fare il punto sul pregiudizio di genere tra le donne che abbracciano il jihadismo.
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