Il continente africano ospita alcuni gruppi terroristici tra i più letali, e tra i governi cresce la preoccupazione e la paura che tali gruppi possano crescere reclutando nuovi membri in tutto il continente.
Negli ultimi dieci anni si è vista un’impennata delle attività dei gruppi estremisti nell’Africa orientale e occidentale, nel Sahel e in alcune parti dell’Africa meridionale. Diversi attacchi omicidi sono stati lanciati da gruppi islamisti africani che si ritiene siano stati incoraggiati dalla conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani.
Il capo dell’antiterrorismo delle Nazioni Unite, Vladimir Voronkov, ha presentato l’ultimo rapporto sulle minacce poste dai gruppi terroristici, affermando che il Da’esh continua a sfruttare i problemi causati dalla pandemia per riorganizzarsi, reclutare nuovi elementi e intensificare la sua attività, sia online che sul campo. Da’esh si concentra sulla ricostituzione delle sue capacità in Iraq e Siria, ma Vornkov ha affermato che lo sviluppo più allarmante degli ultimi mesi è l’incessante diffusione del gruppo in tutto il continente africano.
Il cosiddetto Stato islamico nel Grande Sahara (ISGS) ha ucciso diverse centinaia di civili dall’inizio del 2021 in Mali, Burkina Faso e Niger, mentre il gruppo della “Provincia dell’Africa occidentale” (Iswap), un gruppo separatosi da Boko Haram nel 2016, probabilmente trarrà vantaggio dall’indebolimento di Boko Haram, con ulteriori arrivi di terroristi e combattenti stranieri dalla Libia.
Continua a leggere l’articolo di Elvio Rotondo, Country Analyst del think tank “Il Nodo di Gordio”: https://iltazebao.com/aumentano-le-preoccupazioni-per-il-terrorismo-in-africa/