Trento – Si intitola “Artisti a Statuto Speciale” ed è un progetto nato due anni fa su iniziativa di Antonello Serra e Paolo Sirena. L’idea era quella di coinvolgere Sardegna e Trentino in un progetto capace di mettere in dialogo, attraverso l’arte e la cultura, due territori geograficamente distanti, accomunati dallo Statuto Speciale di Autonomia che ne caratterizza l’ordinamento. Dopo l’organizzazione nel 2014 di un primo evento espositivo, l’idea progredisce ora con il coinvolgimento di altre due realtà a Statuto Speciale: Friuli Venezia-Giulia e Alto Adige-Südtirol, ma già si pensa di coinvolgere tra due anni, per una terza mostra biennale, anche le Regioni Sicilia e Valle D’Aosta.
«La motivazione di espandere il progetto – hanno spiegato oggi a Trento gli organizzatori, illustrando l’iniziativa nell’ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa – è una conseguenza naturale al fatto che questi territori, posti ai margini del territorio nazionale, sono stati caratterizzati dal passaggio di svariate culture. Si è venuta a creare in tal modo una relazione osmotica tra genti che ha portato ad una formazione identitaria di carattere particolare, molto ben definita e distinta dal resto dell’identità nazionale, conferendo a questi territori un’inclinazione caratteriale unica, riconoscibile soprattutto dalla tenacia del temperamento che ne accomuna il segno, forgiato dalle esperienze storiche scritte nei loro dna.»
Nel caso di questa seconda edizione della biennale “Artisti a Statuto Speciale”, che sarà ospitata dal 25 febbraio al 12 marzo a Palazzo Tuhn nella sala espositiva di Torre Mirana, l’identità – come ha spiegato Antonello Serra – sarà rappresentata da un insieme di alterità. Le opere d’arte in esposizione non avranno, infatti, un tema comune da rappresentare artisticamente, puntando invece a evidenziare come la diversità individuale possa contribuire alla costruzione della identità collettiva. Il pot-pourri di colori, forme, stili e tecniche che caratterizzano questa mostra sono semplicemente l’espressione dei caratteri legati ad artisti che sono nati, transitati, o che si sono inseriti in questi territori “a Statuto Speciale”.
«L’essenza che accomuna questa grande ciotola contenete variegati petali di fiori dai colori e dalle forme differenti è il desiderio di diffondere come una fragranza balsamica l’arte e la cultura, facendo in modo che la prima abbia lineamenti di bellezza e la seconda la foggia che traccia nel solco della terra il seme per il futuro, luogo dentro cui cui l’identità culturale, linguistica e gastronomica delle terre di confine divenga – come scrive l’illustre friulano Claudio Magris – un ricco sapere da lasciare a chi verrà.»
La mostra “Artisti a Statuto Speciale”, che vedrà in esposizione anche le opere dei pittori trentini Stefano Benedetti, Matteo Boato, Barbara Cappello, Claudio Cavalieri, Nadia Cultrera, LOME – Lorenzo Menguzzato, Gentile Polo, Càssia Raad e Antonello Serra, sarà arricchita da una serie di eventi culturali che coinvolgeranno scrittori, poeti e musicisti.
Sabato 25 febbraio il momento inaugurale, curato al critico d’arte Maurizio Scudiero, vedrà la partecipazione del Coro Genzianella che eseguirà canti trentini, friulani, sardi e altoatesini. Domenica 26 Paola Gabrielli presenterà il suo romanzo “I Sommersi e i salvati” e Nereo Pederzolli si soffermerà sul rapporto tra vino e arte. Sabato 4 marzo è prevista la performance poetica e musicale di Walter Vettori e Marco Latino
“La mia città che è altra città” e domenica 5 Marzo sarà la volta dello spettacolo poetico-musicale “Donne mie” realizzato da Annachiara Marangoni, Alfonso Masi e Luciano Maino. Sabato 11 marzo è prevista a cura del Think Tank “Il nodo di Gordio” la presentazione del libro “Terre degli argonauti” dove l’autonomia del Trentino sarà vista come come modello per la convivenza tra i popoli e infine domenica 12 marzo la manifestazione si concluderà con “Caffè a Statuto Speciale”, una performance di Barbara Cappello e Antonia Romano. Il tutto nella sala espositiva di Torre Mirana con inizio alle ore 17.00.
Articolo su La Voce del Nord Est