È ormai diventato una sorta di luogo comune sentire analisti ed esperti – o presunti tali – di ogni estrazione sostenere che l’attuale Presidente americano, Donald Trump, sarebbe privo di una qualsiasi visione strategica in politica internazionale… che procederebbe a caso, con improvvise alzate d’ingegno a causa del suo carattere impulsivo, della sua impreparazione, della sua personalità, diciamo così, “atipica”. Ora è indubbio che da quando “The Donald” siede nello Studio Ovale, ci siamo dovuti abituare ad uno stile inusuale, a comportamenti e scelte che non hanno nulla in comune con quelli dei suoi predecessori, Democratici o Repubblicani che fossero. Tuttavia dedurre dall’esuberanza del personaggio – certo inusuale per la scena statunitense – una miopia in politica estera o, peggio, una totale assenza di visione strategica ci sembra alquanto superficiale. Vediamo, come esempio, alcune, recenti, dichiarazioni rilasciate, nei giorni scorsi, da Trump; dichiarazioni trattate con troppa sufficienza dai mass media, come se non fossero altro che delle boutade occasionali. Dietro alle quali, invece, è possibile intravvedere un ben preciso stile ed una strategia che sarebbe meglio non prendere sotto gamba.
Continua a leggere l’articolo di Andrea Marcigliano, Senior Fellow de “Il Nodo di Gordio” su L’Opinione: http://www.opinione.it/esteri/2019/01/18/andrea-marcigliano_trump-politica-internazionale-siria-erdoğan-scudo-spaziale/