I documenti di Snowden rivelano gli appoggi degli Usa alla Gran Bretagna e l’intromissione inglese in altri Paesi latino americani per evitare di cedere il petrolio delle isole
La Gran Bretagna rafforza la sua presenza militare nelle isole Malvinas (Falkland, secondo la lontanissima Londra), di fronte alle coste dell’Argentina, con la scusa di una improvvisa ritrovata volontà di Buenos Aires di metter fine alla dominazione coloniale britannica nel sud del continente americano. Più militari per tutelare la bandiera ed i pochi abitanti? In realtà non è proprio così. Innanzi tutto perché l’oggetto del contendere non è la difesa degli allevamenti di pecore sulle isole, ma lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi individuati al largo delle coste argentine. Una scoperta, a circa 170 km a nord delle isole, che varrebbe svariati miliardi di sterline. E poi perché l’offensiva di Londra contro Buenos Aires è scattata ben prima. Con l’operazione Quito, svelata dai documenti resi noti da Edward Snowden.
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L’articolo completo di Alessandro Grandi con Mauro Margoni de “Il Nodo di Gordio” su IlGiornale.it —> Londra spiava Buenos Aires dal 2008 per le Malvinas