Al Forum dei Leader religiosi Mondiali di Astana in Kazakhstan, si cerca un antidoto alle guerre di religione
Tra il 10 e l’11 Giugno, ad Astana, capitale della Repubblica del Kazakhstan si terrà il V Forum Mondiale dei Leader Religiosi. Un vero e proprio “vertice” fra esponenti di primo piano delle diverse Religioni Universali e Tradizionali e, al contempo, leader politici, tant’è vero che, fra gli oltre 500 delegati in arrivo in questi giorni in Kazakhstan, vi sono, per fare solo alcuni esempi, il Presidente del Pontificio Istituto per il Dialogo Interreligioso, il Cardinale Jean-Lousi Tauran – inviato personale di Papa Francesco – il Segretario Generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica Iyad Madani, il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, il Segretario Generale dell’Osce Lamberto Zannier, il re di Giordania – e diretto discendente del Profeta – Abdullah II, il Presidente della Finlandia Sauli Niinisto, quello dell’Etiopia Mulatu Teshome…
Ed è proprio questa, diciamo così, commistione fra esponenti religiosi e politici la prima caratteristica che distingue il Forum di Astana da altre similari iniziative, in primo luogo quegli incontri di Assisi promossi, ormai un quarto di secolo fa, da Giovanni Paolo II. Infatti, senza voler sminuire o discutere gli aspetti più decisamente “spirituali” di questo incontro, è palese che questo Congresso ha, soprattutto, una importante valenza politica, come dimostrano, per altro, gli stessi argomenti dei previsti “panel” di discussione: “Responsabilità dei leader religiosi e politici verso l’Umanità”, “Religione e politica”, “Influenza delle Religioni sui giovani, la cultura, i media, l’istruzione, la scienza”…
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Leggi l’articolo completo di Andrea Marcigliano, Senior fellow de “Il Nodo di Gordio” per ilGiornale.it —> La Spada e la Fede: Astana capitale del dialogo interreligioso