Sono ormai trascorsi più di sette anni da quando la Repubblica del Kosovo si è auto proclamata indipendente e durante questo periodo il giovane Paese è stato protagonista di profondi cambiamenti. Il Kosovo adesso è riconosciuto da 108 Paesi e ha operato importanti passi avanti per la sua integrazione nelle organizzazioni internazionali, primo tra tutti, nel giugno 2010, il suo ingresso nel Fondo monetario internazionale (IMF) e nella Banca mondiale; mentre dal novembre 2012 figura anche tra i Paesi aderenti alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (EBRD). Senza dimenticare, che pochi mesi prima dell’auto proclamazione d’indipendenza era entrato ufficialmente a far parte dell’Accordo centroeuropeo di libero scambio, conosciuto come CEFTA. Ciononostante, il piccolo Stato ma non è ancora entrato a far parte delle Nazioni Unite, a causa del non riconoscimento da parte di due membri permanenti del Consiglio di sicurezza, quali Russia e Cina. Tale impedimento rende il Kosovo un Paese con uno status internazionale incompleto. Inoltre, per ragioni di natura meramente politica, la Repubblica balcanica non è riconosciuta neanche da Spagna, Grecia, Cipro, Romania e Slovacchia. La posizione dei cinque Stati membri dell’Unione europea stride con quella ufficiale di Palazzo Charlemagne, che, il 5 febbraio 2009, votò a larga maggioranza una risoluzione in favore del sostegno alla Repubblica del Kosovo.
[…]
L’articolo completo di Marco Cochi, Country Analyst de “Il Nodo di Gordio” sulla Rivista dello Stato Maggiore della Difesa —> Kosovo, progressi difficili ma costanti