Avrei voluto aprire con ben altre parole questa pagina dedicata alla Resurrezione. Lumen Christi: questo si celebra, nella notte di Pasqua.
E’ stato un altro, il fuoco che ha aperto la Settimana Santa. Non lo avrei mai creduto: ho avuto il privilegio di vivere e di testimoniare questo momento terribile. Un privilegio che no avrei mai augurato nemmeno al mio peggior nemico.
Lunedì 15 scorso, verso le 18,30, sono uscito dal piccolo studio che abito presso Pont Neuf: avevo qualche piccola cosa da sbrigare, un salto alla FNAC per comprare un paio di libri, qualcosa che mancava in casa per la cena. Arrivato sul Lungosenna, ho visto una colonna di fumo denso innalzarsi da est, sembrava da dietro Notre-Dame; presto, si sono viste anche guizzare alte lingue di fuoco. Il vento spingeva in quota una colonna di fumo alta centinaia di metri che oscurava il cielo parigino, quella sera incredibilmente azzurro, dirigendosi verso ovest, verso l’oceano.
L’incendio è durato circa 5 ore. Me lo sono visto tutto, fino a quasi mezzanotte quando è parso calmarsi. Attorno alle 20 la guglia che svettava all’incrocio del transetto, la nera freccia gotica alta 93 metri, è crollata in fiamme con un rumore tremendo e un ancor più terribile bagliore.
Ora, passato il momento dell’orrore e della disperazione, è cominciata la lunga fase delle recriminazioni. Passerà anche questa. Ma la ricostruiremo. Noi tutti europei, noi cristiani, noi esseri umani. E’ nostra.
Franco Cardini
Direttore Editoriale