Tria resta al suo posto, ma sullo sfondo ci sono le dimissioni dopo l’approvazione della manovra.
Perché ogni argine è caduto. E la crisi italiana, come in un drammatico gioco dell’oca, sembra essere tornata al punto di partenza. Quando, avvalendosi delle sue prerogative, il capo dello Stato si rifiutò di nominare Paolo Savona all’Economia, perché quella scelta avrebbe incarnato la realizzazione del “piano B” di uscita dall’euro. Terreno che, chissà se è un caso, si ripropone proprio oggi nelle parole che proprio Savona consegna a Daniele Lazzeri, il direttore del think tank e rivistaIl nodo di Gordioe riportate, per primi, da Dagospia: “Abbiamo lanciato il guanto di sfida alla vecchia Europa, ora dobbiamo vincere la guerra, perché guerra sarà”.
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