di Domenico Letizia*
L’Albania torna al centro dell’attenzione imprenditoriale transnazionale grazie ai lavori del Tirana Business Matching, un incontro organizzato per la prima volta in Albania dalla Camera di Commercio e dell’Industria di Tirana. Il meeting è organizzato per riunire aziende leader, responsabili politici ed economici, imprenditori, innovatori ed esperti in un programma di approfondimento, un “Business Forum”, della durata di 2 giorni. Sono 254 le aziende provenienti da tutto il mondo che parteciperanno ai lavori: 143 aziende albanesi, una dal Belgio, una dalla Bosnia, una dalla Cina, tre dalla Danimarca, una dalla Grecia, venti aziende dall’Italia, 24 dal Kosovo, sette dal Kuwait, sette dal Lussemburgo, una dalla Macedonia,una dal Montenegro, tre dall’Olanda, una dalla Slovenia, una dalla Spagna, una dalla Svizzera, 18 dalla Turchia, due dall’Ucraina, una dagli Emirati Arabi e due dagli Stati Uniti d’America. Per l’Italia, essenziale è la presenza della Italian Network, società di consulenza aziendale all’internazionalizzazione. Il pugliese Roberto Laera, presidente della società, ha ricevuto l’incarico ufficiale da parte della Camera di Commercio e dell’Industria di Tirana di svolgere l’azione di “Promotore Esclusivo” del Tirana Business Matching 2017 per le regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Occasione di estrema importanza per le aziende italiane che vogliono aprire i propri mercati all’Albania e ai Balcani. Determinante in questo senso appare essere l’impegno del Governo albanese ad assicurare al settore condizioni di certezza e stabilità, elementi imprescindibili per lo sviluppo dello stesso e la presenza di investitori stranieri. Un’ulteriore opportunità per le nostre imprese deriverà dalla realizzazione del tratto albanese del Trans Adriatic Pipeline (TAP), che prevede la costruzione di un gasdotto destinato al trasporto del gas azero del giacimento dello Shaz Deniz alle coste italiane attraverso la Grecia e l’Albania. Inoltre, l’Albania è ricca di cromo, rame, nichel e carbone ed ha importanti giacimenti non sfruttati di bauxite, fosfato e significative riserve lapidee utilizzabili nel settore edilizio. Il Paese sta proseguendo il processo di riforme interno dell’ultimo quindicennio, teso ad avvicinare il suo impianto istituzionale, amministrativo e giuridico agli standard occidentali, al consolidamento dell’economia di mercato e all’attrazione di investimenti esteri. L’Albania, in quanto Paese candidato all’adesione all’Ue, ha la necessità di adeguare il proprio quadro regolamentare e legislativo, tutto ciò, potrebbe essere estremamente appetitoso per le imprese e gli investitori italiani e i lavori del Tirana Business Matching rappresentano una vetrina internazionale per la promozione delle potenzialità del paese delle aquile. Tra gli obiettivi del governo, al centro del dibattito, lo sviluppo e l’ammodernamento del settore energetico, il quale ancora oggi si regge in parte sugli investimenti fatti dal passato regime comunista. Considerate le problematiche, le prospettive energetiche albanesi puntano alla diversificazione, in particolare, importante è la progettualità del governo nell’incentivare il fotovoltaico. L’attualità albanese è molto importante per il settore energetico, offre grandi spazi per l’esportazione nel Paese di know-how di macchinari elettromeccanici per la produzione di energia e apparecchiature elettriche e di software per la gestione degli impianti, settori questi di assoluta eccellenza del “Made in Italy”
* Domenico Letizia
Responsabile comunicazione di Italian Network e social media manager di AlbaniaInvestimenti.com