Una delle cause della debolezza strutturale del “sistema Italia” è rappresentata dalla totale subalternità sul piano energetico. Infatti, non solo non siamo produttori per carenza di risorse naturali – e, per inciso, anche a causa della rinuncia al nucleare – ma non rivestiamo neppure un ruolo chiave nella distribuzione del gas e del petrolio. Un ruolo che, ad esempio, ha la Germania che, in forza del North Stream che veicola il gas dai giacimenti russi, è un hub strategico che distribuisce gas naturale in tutta l’Europa occidentale. Per questa ragione il progetto del Tap riveste, in questo particolare momento, un’enorme importanza strategica per il nostro Paese.
La “Trans Adriatic Pipeline” è il gasdotto che dovrebbe veicolare il gas prodotto nei giacimenti dell’Azerbaigian sino all’Italia e fare del nostro Paese, e segnatamente della Puglia – dove è previsto approdi – un nuovo hub strategico per la distribuzione del gas in tutta Europa, con enormi potenzialità di sviluppo.
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Continua la lettura dell’articolo di Andrea Marcigliano, Senior fellow del Nodo di Gordio, su l’Opinione —> Il grande gioco del gas e il ruolo dell’Italia