“Too close to call”, troppo vicini per poter proclamare il vincitore. Questo il pronostico dell’ex presidente Usa, Bill Clinton, per la corsa alla Casa Bianca. Uno scontro che, con tutta probabilità, vedrà contrapposti la moglie Hillary e l’esuberante magnate Donald Trump.
Una partita tutta da giocare e che sta riservando non poche sorprese e qualche grattacapo tra le fila dei Repubblicani, ma che non lascia indenne nemmeno la galassia dei Democratici. Una sorprendente ascesa, quella di Trump, considerato fino a pochi mesi fa uno sparring partner senza alcuna possibilità di ricevere la nomination Repubblicana per il voto presidenziale, ascrivibile alla sua capacità di parlare allo stomaco degli americani. Il suo linguaggio diretto – a tratti persino rozzo – è riuscito nel difficile compito di mobilitare alle primarie un numero senza precedenti di cittadini che in passato non sono mai andati a votare.
Dello stesso avviso è anche Richard Perle che, in un’intervista rilasciata in esclusiva al think tank “Il Nodo di Gordio”, non sottovaluta affatto la possibilità che Trump possa diventare a novembre il nuovo inquilino della Casa Bianca. Perle, allergico alla sovraesposizione mediatica, è uno dei più ascoltati esperti di politica internazionale nelle stanze dei bottoni. Dopo aver ricoperto incarichi di rilievo nell’Amministrazione Reagan e in quella di George W. Bush, attualmente è membro di alcuni dei think tank più gettonati a Washington – dall’Hudson Institute al Washington Institute for the Near East Policy. “The Prince of Darkness”, come viene soprannominato dalla stampa americana per la sua influenza e il suo carattere schivo, descrive a ruota libera i fallimenti della politica estera di Barack Obama, il disimpegno degli Stati Uniti in Medio Oriente e il conseguente vuoto di potere lasciato in un’area che ora rischia di deflagrare. Un segnale di debolezza che ha consentito il dilagare dello Stato islamico ed il rafforzamento in questo delicato quadrante geopolitico di Iran e Russia. Tutti buoni motivi che – per il “Principe delle Tenebre” – fanno pendere l’ago della bilancia dalla parte di Trump.
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L’articolo completo di Daniele Lazzeri, Chairman de “Il Nodo di Gordio” su l’Opinione —> Trump, “la cavalcata si prospetta selvaggia”