L’hanno definito “The Prince of Darkness”, il Principe delle Tenebre. Ma Richard Perle è soprattutto l’uomo che ha contribuito a definire la politica estera degli ultimi tre presidenti repubblicani degli Stati Uniti. Membro di uno dei più influenti think tank ed anche uno dei maggiori esponenti del neo conservatorismo americano. Ma non per questo tenero con il candidato repubblicano più accreditato, Donald Trump.
Che cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro inquilino della Casa Bianca? Quale sarebbe la politica estera americana con Clinton o con Trump?
Se Hillary Clinton diventerà presidente, la politica estera sarà costituita in gran parte dalle tradizionali istituzioni burocratiche di politica estera e di sicurezza. Si tornerà alle politiche pre Obama, in contrasto con la sua leadership debole e disimpegnata. Ma se sarà eletto Donald Trump, nessuno può dire quali saranno le politiche che adotterà. Non credo abbia mai dedicato alcun serio pensiero alla politica estera o alla sicurezza. E qualsiasi cosa dica nel corso di una campagna elettorale non deve essere preso in considerazione. Solo dopo essere arrivato alla Casa Bianca inizierà a considerare la politica estera e la sicurezza americana: si prospetta una cavalcata selvaggia.
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Leggi l’articolo completo di Andrea Marcigliano, Senior fellow de “Il Nodo di Gordio” su Gli Occhi della Guerra —> Trump e Libia? Prospettive desolanti