Vola l’India, cresce l’Asia centrale, in progresso l’Africa Sub Sahariana, Usa e Messico
Le previsioni sull’andamento dell’economia presentano sempre ampi margini di incertezza, ma secondo le analisi di Unioncamere Piemonte – ricavate dai dati di World Economic Outlook – dopo la crescita del Pil mondiale del 3,3% nel 2014, si potrebbe arrivare ad un progresso del 3,5% quest’anno e del 3,7% nel 2016. Incrementi per nulla omogenei nelle diverse aree del Globo. E non va dimenticato che le previsioni odierne sono riviste al ribasso rispetto a quelle presentate ad ottobre. Dunque l’ottimismo è stato frenato, anche se non di molto (-0,3% a livello di crescita mondiale).
In particolare l’anno in corso dovrebbe registrare, secondo Weo, un deciso rafforzamento dell’economia statunitense (+3,6% a fronte del +2,4% del 2014, con un rallentamento per il prossimo anno). L’area Euro potrebbe crescere quest’anno dell’1,2%, con la Germania a +1,3%, la Francia a +0,9%, l’Italia a +0,4% e la Spagna a +2%. Progressi maggiori per la Gran Bretagna (2,7%) e, tra le altre economie avanzate, il Canada vedrebbe il Pil crescere del 2,3% ed il Giappone dello 0,6%.
Pessime le previsioni di Weo per la Russia, vista in caduta libera quest’anno (-3%, ma le indicazioni erano positive sino alle rilevazioni di ottobre) per poi frenare la caduta (1%) nel 2016. In pieno rilancio, invece, gli ex Paesi sovietici che dopo aver visto le loro economie rallentare lo scorso anno ed accontentarsi di una crescita dell’1,5% complessivo, torneranno ad accelerare nel 2015 (+2,4%) per arrivare a +4,4% l’anno prossimo.
In Asia leggera frenata della Cina, con un Pil in progresso del 6,8% quest’anno (del 7,4% nel 2014) e del 6,3% nel 2016, mentre l’India è destinata ad accelerare la crescita al 6,3% quest’anno ed al 6,5% l’anno prossimo. Positive anche le previsioni per Indonesia, Malaysia, Filippine, Tailandia e Vietnam che, nel complesso, vedranno il Pil aumentare di oltre 5 punti percentuali sia quest’anno sia il prossimo.
Per l’America Latina le prospettive sono di una crescita limitata all’1,3% quest’anno ed al 2,3% nel 2016, con il Brasile in frenata (+0,3 e +1,5%) e con il Messico in forte recupero (+3,2 e +3,5%). Progressi analoghi (+3,3 e +3,9%) sono ipotizzati per il raggruppamento di Paesi del Vicino Oriente, del Nord Africa, dell’Arabia Saudita, Afghanistan e Pakistan. Ovviamente le tensioni hanno già fatto rivedere al ribasso (di mezzo punto percentuale) le stime di ottobre.
Infine l’Africa SubSaharina continuerà a progredire a ritmi sostenuti (+4,9 e +5,2%) con la Nigeria a fra da traino ed il Sud Africa in leggera ripresa (+2,1 e +2,5%) dopo il rallentamento dello scorso anno.
Alessandro Grandi