Rapporti sempre più amichevoli tra Russia e Iran, entrambi sottoposti a pesanti sanzioni economiche da parte dell’occidente. I due Paesi hanno firmato, lo scorso martedì, 20 gennaio 2014, un accordo di cooperazione militare allo scopo di intensificare i legami già esistenti. Durante la visita a Teheran il Ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha dichiarato che Mosca vuole sviluppare relazioni militari di “lungo termine e multilivello” con l’Iran. L’accordo prevede lo sviluppo della cooperazione contro il terrorismo, gli scambi del personale militare per attività di formazione e visite nei reciproci porti per le marine militari dei due paesi. Secondo l’Ambasciatore russo a Teheran, l’Iran sarebbe interessato ad implementare le proposte dei militari russi di condurre esercitazioni congiunte e di rafforzare la cooperazione per garantire la sicurezza nella regione del Caspio.
Il Ministro della Difesa iraniano, Hossein Dehghan, ha sollecitato una maggiore cooperazione per opporsi alle ambizioni americane nella regione. Mosca e Teheran sostengono fermamente il Presidente siriano Bashar Assad durante la guerra civile in Siria, mentre Washington sostiene il cambio di regime e i gruppi ribelli. Il Ministro iraniano ha aggiunto che “l’Iran e la Russia sono in grado di affrontare l’intervento espansionistico e l’avidità degli Stati Uniti attraverso la cooperazione, la sinergia e l’attivazione di potenziali capacità strategiche“. “L’’Iran e la Russia hanno punti di vista comuni su questioni politiche, regionali e globali.“
L’ABC news riporta che nel 2007, la Russia aveva firmato un contratto da 800 milioni di dollari per vendere a Teheran il sistema di difesa missilistico S-300, ma le armi non sono state mai consegnate. Mosca aveva annullato l’accordo sulla consegna degli S-300, dopo l’imposizione delle Nazioni Unite dell’embargo sulla fornitura di armi alla Repubblica islamica nel 2010. L’Iran aveva presentato una querela presso il tribunale di Ginevra chiedendo danni per 4 miliardi di dollari per la violazione del contratto, ma il tribunale non ha ancora preso alcuna decisione. Lo scorso anno, i media russi riportavano che Mosca aveva cercato di porre fine alla controversia, offrendo all’Iran una versione diversa, leggermente inferiore al sistema S-300 ma Teheran aveva respinto la proposta. La TV di stato iraniana ha riferito che Iran e Russia avrebbero concordato di risolvere le loro divergenze sul contratto dei missili, senza rivelare ulteriori dettagli.
Il sistema missilistico potrebbe consentire all’Iran di rafforzare in modo significativo le sue difese. I missili S-300 hanno la capacità di ingaggiare oltre 100 obiettivi diversi alla volta e colpire aerei o missili nemici a oltre 120 chilometri di distanza.
La Russia ha sempre mantenuto rapporti amichevoli con l’Iran, in particolare nel settore nucleare costruendo la prima centrale nucleare iraniana. Lo scorso novembre ha firmato un accordo per costruire due reattori in Iran e l’opzione per altri sei e fornirà combustibile nucleare per i reattori. Il possibile ingresso dell’Iran alla “Shanghai Cooperation Organization” (SCO) potrebbe rafforzare ulteriormente i rapporti tra i due Paesi. Infatti, quest’anno sarebbe previsto l’allargamento dell’organizzazione ad altri paesi tra cui, probabilmente l’Iran oltre a Pakistan e India. L’Iran, Paese osservatore dal 2005, aveva, in passato, ripetutamente espresso il desiderio di unirsi alla SCO presentando domanda di adesione due volte.
Elvio Rotondo
Country Analyst