Le Olimpiadi stanno assorbendo tutta l’attenzione dei Media. In Italia, per lo meno. Perché altrove non è così. Il gioco del panem et circenses funziona solo fino ad un certo punto, e l’attenzione dei Media – per quanto ovunque, ormai, drogati e pilotati – assume altri temi. Che, qui, vengono sottaciuti o, addirittura ignorati.
Prendiamo la Turchia. Se sulle nostre sponde se ne parla, è, più che altro, per l’esibizione del pistolero ad aria compressa, un cinquantenne dall’aria svagata, in jeans e maglietta, che ha sparato con una mano in tasca, senza nessun particolare apprecchio visivo, senza fare tante storie…come se fosse ad un certame fra amici. E, poi, è andato a fumarsi una sigaretta nell’area protetta. Solo che aveva vinto il secondo posto. E tutti, dicono, erano restati ammutoliti.
Già…però nelle stesse ore la Turchia, con il suo presidente, il tanto discusso Erdogan, metteva a segno ben altro risultato. Ottenendo uno scambio di prigionieri fra Russia e Stati Uniti.
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