L’attesa della reazione iraniana all’attacco israeliano alla sua Ambasciata di Damasco evoca, in Occidente, molti, troppi fantasmi. Ed è quasi assurdo, un teatro degno di Jonesco, ascoltare le divagazioni quotidiane di commentatori e (sedicenti) esperti. Che parlano con indignazione di una ” minaccia iraniana”. Come se fosse la cosa più naturale del mondo che uno Stato, quale che sia, debba subire attacchi e omicidi senza reagire. Come se vi fossero i “buoni” a priori. Ed avessero il diritto di fare ciò che a loro pare. Senza limiti. Senza alcun rispetto di norme e diritti internazionali. E, dall’altro lato, i “cattivi”. Che dovrebbero subire tutto senza alcun accenno di reazione.
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