Dobbiamo ammettere che, oggettivamente, Blinken ci sta provando. A metterci una pezza, come si suol dire. A trovare un qualche, pur confuso, accordo per depotenziare la mina di Gaza.
Ma è l’uomo giusto? Il Segretario di Stato, e quindi capo della diplomazia statunitense, appartiene ad una famiglia ebraica. Per metà ungherese, per metà ucraina. E suo padre ha avuto un ruolo non proprio secondario nel favorire, a Washington, la Nascita dello Stato di Israele.
Legame forte, e antico, con il sionismo, quindi. Ma non con Nethanyau e il suo Likud. Perché Blinken è uomo di Biden. Sin dai tempi dell’Amministrazione Obama. Quando servì prima come Consigliere per la Sicurezza dell’allora vice-presidente. Per poi passare ad essere il numero due nella Segreteria di Stato di Kerry.
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