Vi è, nell’attuale crisi mediorientale, un piccolo paese che gioca il, classico, ruolo del pesce in barile. Alleato con tutti e con nessuno, finanziatore di Hamas e mediatore con Israele. Un ruolo che sa interpretare benissimo…
Perché questo, del pesce in barile, del doppiogiochismo elevato ad arte politica, è, da sempre, il ruolo storico del Qatar. Sin dalla sua indipendenza, nel 1971. E forse anche prima. Visto che quando nacque l’Arabia Saudita, e i diversi emirati vi confluirono, Doha preferì restarsene sotto protettorato coloniale inglese. Quello stesso protettorato che le aveva permesso, a fine ‘800, di sottrarsi alla ben più pesante dominazione ottomana. Creando, così, un rapporto privilegiato con il mondo anglosassone. Quello britannico prima, poi anche quello americano.
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