Noi tutti crediamo in Dio..
così l’ayatollah Khomeini rispose a Giovanni Paolo II. Che, nel pieno della crisi degli ostaggi dell’Ambasciata Statunitense, lo invitava a trovare una soluzione pacifica, o per lo meno non conflittuale, alla tensione con Washington.
È solo un esempio, fra i tanti, di come l’elemento religioso influisca sulla scena geopolitica. Oggi come ieri.
Perché è da miopi, o meglio da afflitti da cronica cecità ideologica voler credere che siano solo i fattori economici a determinare il destino dei popoli. A causare conflitti. O a favorire la pace.
Guardare solo al fatto economico, scrisse Rudolf Steiner, è come prendere in esame di un uomo solo le gambe. E dimenticare tutto il resto.
Continua a leggere l’articolo di Andrea Marcigliano su Electomagazine: https://electomagazine.it/noi-tutti-crediamo-in-dio/