Mettere insieme gli interventi di ambasciatori sulla situazione politica internazionale e una mostra di un artista contemporaneo come Mario Romano Ricci dedicata all’apoteosi dell’ipocrisia; le analisi di esperti militari sulle prospettive del conflitto in Ucraina e un concerto dedicato a Franco Battiato. Diciannove anni orsono, quando in Trentino è nato il primo nucleo di quello che oggi è il think tank Il Nodo di Gordio, nessuno probabilmente avrebbe creduto ad uno sviluppo di questo tipo.
E, in fondo, lo hanno ammesso anche il senatore trentino Franco Panizza – che, all’inizio aveva prestato scarsa attenzione agli allora giovani ideatori del centro studi ma che ora plaude convinto alla capacità organizzativa del think tank – ed Alessandro Santuari, il sindaco di Baselga di Pinè, il comune che ospita annualmente il workshop. Un evento che, inizialmente, poteva sembrare troppo elitario e riservato ad un pubblico di esperti. Ma che, nel corso degli anni, si è aperto al territorio con spettacoli musicali, teatrali, capaci di unire la cultura più “alta” con quella più popolare.
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