Il periodo da giugno 2011 a giugno 2012 nella storia della Repubblica del Kazakhstan è stato assegnato della presidenza al 38esimo Consiglio dei Ministri degli Affari Esteri dei paesi membri dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI). L’Organizzazione della Cooperazione Islamica è un’autorevole organizzazione intergovernativa. È la più grande organizzazione dopo le Nazioni Unite in base al numero dei partecipanti, alla copertura geografica e alla rete delle strutture specializzate. In questo momento comprende 57 Stati con una popolazione totale di circa 1,5 miliardi di persone.
All’inizio della Presidenza nell’Organizzazione, il Presidente del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev ha sottolineato: “Il Kazakhstan assume la presidenza dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) in un periodo difficile. Nel ventunesimo secolo, il mondo islamico si trova ad affrontare i gravi sconvolgimenti politici, i problemi economici e sociali. Un’analisi dei fatti nel Medio Oriente e nel nord dell’Africa attestano che i motivi principali sono i continui problemi economici e sociali in questi paesi”.
Durante la sua Presidenza il Kazakhstan ha focalizzato l’attenzione sulle questioni della profilassi e la prevenzione dei conflitti, sull’assestamento pacifico dei territori nella zona di competenza dell’Organizzazione, sull’utilizzo efficace delle potenzialità dei paesi partecipanti alla risoluzione dei disaccordi, sulla ricerca dei modi migliori per migliorare la situazione in Afganistan ed in Kirghizstan, fornendo le assistenze umanitarie essenziali a questi stati e agli altri paesi sottosviluppati della regione.
Sono molto importanti il rafforzamento e lo sviluppo della cooperazione internazionale del commercio ed economia, a tale proposito il Kazakhstan espressamente ha promosso l’idea di elaborare un sistema aperto del commercio, degli investimenti e dello scambio di tecnologia all’interno della zona dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI).
È importante sottolineare che la Repubblica del Kazakhstan è stato il primo Paese nel territorio post-sovietico a sancire nella sua legislazione la possibilità delle attività efficaci degli istituti finanziari islamici. In particolare, negli ultimi anni nel Paese sono state create: la compagnia di assicurazione islamica PC “società dell’assicurazione reciproca di khalal “Takaful”, la “Banka islamica Al Hilal” S.p.A. e ha cominciato le sue attività la fondazione islamica degli investimenti “Fondazione Khadj di Kazakhstan “AIFRI”. In generale, con l’attuale questione, secondo il Kazakhstan, l’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) può diventare una delle principali fonti di attrazione degli investimenti massicci per gli Stati dell’Asia Centrale.
Un’iniziativa particolarmente importante attivata dal Kazakhstan a capo dell’Organizzazione è stata l’adozione del piano delle azioni dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) sull’Asia Centrale con lo scopo di un attivo sviluppo dell’integrazione economica sociale e della integrazione culturale ed umanitaria della regione.
Il Kazakhstan presta grande attenzione sul rafforzamento del potenziale dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) nella promozione della sicurezza internazionale. A tale proposito la Repubblica del Kazakhstan ha presentato tre iniziative globali che sono state approvate dalle Nazioni Unite.
In particolare, questo riguarda le risoluzioni delle Nazioni Unite sulla dichiarazione del 29 agosto Giornata Internazionale delle azioni contro gli esperimenti nucleari ed entrata in vigore dell’accordo del divieto totale degli esperimenti nucleari. Inoltre, sull’iniziativa del Kazakhstan è stata preparata la risoluzione per l’opposizione al traffico illegale della droga dall’Afganistan. E’ stata fatta anche la risoluzione sul rafforzamento della cooperazione tra l’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) e le influenti organizzazioni regionali, soprattutto (Organisation for Security and co-operation in Europe OSCE), (Shanghai Cooperation Organisation SCO), (Conference on Interaction and Confidence in Asia CICA) e altre.
Il Kazakhstan ha continuato il lavoro sullo sviluppo del dialogo tra le religioni del mondo nel campo della cultura umanitaria, della cooperazione interreligiosa e dell’ inter civiltà. Al dialogo tra le civiltà sono stati richiamati tanti politici sensati nel mondo occidentale, ad esempio, Tony Blair e Barack Obama e anche in Oriente ad esempio Mohammad Khatami e il Re Abdullah di Giordania.
Il Presidente del Kazakhstan Nursultan Nazarbayev, è uno dei leader internazionali che dalle parole ai fatti ha dimostrato una reale dedizione agli ideali del dialogo con un diritto uguale e reciprocamente vantaggioso tra le religioni e le civiltà.
Sono trascorsi quasi dieci anni, da quando Nursultan Nazarbayev ha proposto di svolgere un congresso dei Leader delle Religioni Tradizionali del mondo. Questa iniziativa nobile è stata accettata con entusiasmo in tutto il mondo. Importante è anche il fatto che nel 2010, il Kazakhstan è stato il primo tra i paesi post-sovietici ad assumere le funzioni di Presidente dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa.
Essendo il paese più settentrionale del mondo Musulmano, oltre ad avere la più grande area tra i membri dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI), essendo nel centro dell’Eurasia, al crocevia della cultura europea e asiatica, infine, sostenendo l’armonia interetnica e interreligiosa al suo interno, il Kazakhstan ha fatto fronte alle funzioni del Presidente dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OCI) che sono state assegnate. Le iniziative globali e le proposte costruttive offerte dal Kazakhstan, hanno prospettive positive e di lungo termine sia per l’Organizzazione sia per tutta la comunità mondiale.
Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan
nella Repubblica del Italiana
Novembre 2012