di Enkhmaa Enkhbat
Su invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il giorno 17 del mese corrente, si è svolta la visita ufficiale del Presidente della Mongolia Elbegdorj Tsakhia presso il Palazzo del Quirinale.
Dopo la cerimonia di benvenuto, i due Presidenti hanno dato il via alla riunione. All’inizio Ts. Elbegdorj si è rivolto a Napolitano ed a tutti i presenti pronunciando le seguenti parole: “Auspico che si pervenga ad uno sviluppo proficuo nelle relazioni fra nostri due Paesi”. “Le relazioni tra Italia e Mongolia risalgono a molti secoli fa allorché gli antenati di entrambe le nazioni erano detentrici di imperi grandiosi. Esistono testimonianze di rapporti avvenuti nel XVII secolo fra cattolici romani e noi mongoli, quindi memorie e documenti, lasciatici da questi che sono stati conservati come tesori del nostro Paese”.
Quindi proseguendo con l’economia: “Anche oggi, attraverso questa mia visita, ci accingiamo a sottoscrivere dei documenti che segneranno la storia. È nostro intento sviluppare la collaborazione tra i nostri due Paesi in tutti i possibili settori dell’economia, soprattutto quello dell’agricoltura, dell’allevamento, della lana, del cashmere e della pelle. La Mongolia ha interesse ad esportare nel mondo prodotti di cashmere e di pelle realizzati mediante la tecnologia ed il design italiani. Vorrei ringraziare il Governo italiano che col fondo di fiducia ci ha permesso di raggiungere un grande successo nel settore della carne. E confermo la nostra intenzione a portare avanti questo progetto in futuro”.
Poi puntualizzando il tema della collaborazione bilaterale: “Siamo lieti che questa visita ci offra la possibilità di sottoscrivere documenti, atti a sostenere le piccole e medie industrie grazie ad un lavoro concreto. Penso che per incrementare lo sviluppo dei nostri rapporti sia necessario costruire un meccanismo solido fra imprenditori, unendo le risorse di entrambi i Paesi”.
Il Presidente Giorgio Napolitano, da parte sua, ha incoraggiato questa visita del Presidente della Mongolia, definendolo un momento memorabile che aggiunge una pagina nuova alla storia delle relazioni tra i due Paesi: “Caro Presidente, concordo con Lei nell’affermare l’esistenza della possibilità di collaborazioni in diversi settori. Sono lieto del successo riscosso dalla visita di quest’anno in Mongolia del nostro Ministro dell’economia e dello sviluppo, nonché direttore della commissione dei Governi Italia – Mongolia, P. Romani.
L’Italia è riuscita a incrementare il rendimento delle piccole e medie industrie. Abbiamo tanta esperienza e tecnologie avanzate in questo settore e perciò vorremo proporre, in particolare, uno scambio tra i professionisti del settore della lana e del cashmere. Se, per esempio, il nostro marchio “Bella” producesse cashmere con le materie prime della Mongolia, importandolo sul mercato mondiale, otterrebbe una chiara dimostrazione dell’ottima qualità delle stesse unitamente alle delle tecnologie impiegate”.
Durante l’incontro si è parlato anche della cooperazione tra i due Paesi nel settore della formazione di professionisti.
Pertanto la Mongolia ha chiesto all’Italia sostegno e know how nel settore minerario e in quello delle piccole e medie industrie. Ha altresì proposto di effettuare degli scambi culturali fra storici, ricercatori, e studiosi.
Entrambi i Presidenti concordano nell’affermare che l’apertura della prima Ambasciata Mongola in Italia rappresenti un evento fondamentale al fine di incrementare la collaborazione reciproca.
Quindi Ts. Elbegdorj ha continuato dicendo: “Sviluppare le relazioni e gli scambi con l’Italia sarà uno degli obiettivi più importanti della politica estera mongola. Presidente, sono pronto a collaborare con Voi, onde rafforzare i nostri rapporti in futuro”.
Da parte mongola a questa discussione hanno partecipato: il Ministro degli Affari Esteri, Zandanshatar Gombojav, l’Ambasciatore presso l’ambasciata di Vienna, J. Enkhsaikhan, i deputati del Parlamento, S. Bayar e D. Zorigt, il Ministro dello sviluppo, T. Badamjunai, il Consigliere per la politica estera, L. Purevsuren ed altri. Mentre da parte italiana: il Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, il Primo Segretario del Presidente della Repubblica, Donata Marra, il Primo Vice Presidente dei Consiglieri, Carlo Guelfi, il Consigliere della politica estera, Stefano Stefanini, e Pasquale Terracino del Ministero degli Affari Esteri.
Il Presidente della Mongolia, Ts. Elbegdorj, è stato accolto anche dal Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, il quale ha detto: “Non dubito che questa Sua visita in Italia farà avvicinare e sviluppare i rapporti tra Italia e Mongolia, sebbene siano due Paesi geograficamente molto lontani e con culture diverse. Aspettavo con impazienza la Sua visita. Mi congratulo per il premio internazionale sui diritti umani che ha ricevuto. Sono molto fiero delle parole da Lei pronunciate durante la cerimonia di premiazione. Essendo un leader, il Suo rispetto per i diritti umani è molto importante. E mi complimento anche del fatto che Lei, essendo stato il primo Presidente democratico della Mongolia, è divenuto un esempio per tutta l’Asia. Ci sono molti obiettivi da raggiungere in seguito a questa visita e sono sicuro che otterremo un grande successo sugli argomenti trattati dai rappresentanti dei nostri due governi.”
Il Presidente Ts. Elbegdorj ha ringraziato il popolo italiano e il Capo dello Stato per questa calda accoglienza, dichiarando che: “Avere rapporti con uno degli Stati europei rientra negli obiettivi principali della politica estera mongola. Aprire l’Ambasciata della Mongolia a Roma servirà da impulso per rafforzare maggiormente i nostri rapporti. Per questo, la Mongolia ha sottoscritto un documento intitolato: “L’incontro sulla collaborazione presso l’Unione Europea”.
Il Presidente Ts. Elbegdorj ha poi visitato la Città del Vaticano dove, insieme a D. Choijamts, Primo Abate del Monastero Gandantegchilen e capo religioso della Mongolia, ha incontrato Papa Benedetto XVI, affermando che: “Ci sono testimonianze dei rapporti tra i due Paesi risalenti al XIII secolo, documenti e scritti lasciati da Marco Polo, vissuto per 17 anni in Mongolia presso Khubilai Khan, e, ancora prima, da Giovanni da Pian del Carpine, ambasciatore della Santa Sede”.
Quindi il Presidente mongolo ha ringraziato il Papa per il Suo ruolo di figura esemplare nel mantenimento della Pace in tutto il mondo, aggiungendo che gli incontri tra le diverse culture religiose hanno un significato importante per l’umanità.
Il Papa Benedetto XVI ha ringraziato il Presidente della Mongolia per aver fatto visita anche al Vaticano sottolineando il Suo impegno a proteggere i diritti umani.
Quindi hanno avuto uno scambio di idee sui cambiamenti climatici, sulla protezione dell’ambiente e della natura, sulla povertà, sulla scarsità del cibo e sulla risoluzione pacifica di ogni conflitto.
Ts. Elbegdorj ha richiesto una collaborazione per studiare documenti e fonti riguardanti i rapporti fra Mongolia, Italia e Roma, custoditi nell’archivio segreto del Vaticano, sui quali nel 2001 sono state effettuate ricerche dai due scienziati mongoli, Sh. Bira e D. Tsedensodnom. Questa proposta è piaciuta al Papa. A tal fine le due autorità hanno stabilito una collaborazione tra Vaticano e Mongolia per formare esperti in lingua latina.
Alcune delle summenzionate opere sono:
- la lettera inviata dal Gran Khan Guyug al Papa Innocenzo IV nel 1246 (1267 o 1279 del calendario buddhista) denominata “Үг мину” зарлиг (Le mie parole);
- la lettera del Khan ilkhanide Argun a Papa Nicola IV nel 1290;
- la lettera inviata dal Khan ilkahnide Ghazan a Papa Bonifacio VIII.
Esse sono state conservate per 800 anni in lingua e forma originale ma alcune parole non sono leggibili perché deteriorate. Soltanto nel 1920 gli archivisti del Vaticano le hanno scoperte.
Al termine dell’incontro con il Papa, il Presidente è stato accolto dal Segretario di Stato del Vaticano, il Cardinale T. Bertone, il quale ha colto l’occasione per esprimere la propria gratitudine per gli aiuti umanitari offerti alla Mongolia dalla Santa Sede per superare l’inverno estremamente rigido del 2009. I due hanno anche discusso sulla possibilità di collaborazione dei rispettivi Paesi nel settore della sanità.
Il Presidente ha invitato il Papa Benedetto XVI a visitare la Mongolia appena possibile.
Il 17 ottobre l’associazione internazionale “Hands off Cain” ha annunciato di aver consegnato il premio più importante dell’anno al Presidente della Mongolia Ts. Elbegdorj. La cerimonia di premiazione si è svolta nella sede di Roma e vi hanno partecipato la parlamentare Emma Bonino, la quale ha esordito dicendo: “In tutto il mondo ci sono Leader che combattono contro la pena di morte e proteggono i diritti umani: siamo felici di consegnare questo premio del 2011 al Presidente della Mongolia”, il Vice consigliere dello Stato Vincenzo Scotti, il Presidente di “Hands off Cain” Marco Pannella, il segretario Sergio D’Elia, la parlamentare e la sostenitrice dei diritti umani Elisabetta Zamparutti. Lo scorso 2010 il Presidente ha, infatti, dichiarato in Parlamento di voler abolire la pena di morte e il relativo articolo dalla Costituzione.
Marco Pannella, rivolgendosi a Ts. Elbegdorj, ha aggiunto: “Ella ha sempre sostenuto che ogni Stato non dovrebbe uccidere alcun suo cittadino e io vorrei rivolgere queste parole anche a tutti quelli che hanno ancora in vigore la pena di morte.”
L’abolizionista dell’anno ha poi dichiarato: “Italia e Mongolia hanno costruito degli imperi grandi nella storia dell’umanità, sono stati commessi tanti errori ma non devono essere coinvolte vite umane. Perciò saremo sempre contro la pena di morte. Questo premio mi dà ancora più forza per combattere.”
Il Presidente durante la sua visita in Italia è stato anche a Milano, dove ha incontrato il 19 ottobre il Presidente della Lombardia P. Formigoni, dove ha partecipato al Business Forum Italia-Mongolia, e dove ha visitato l’Inter-Milan club. Al primo hanno preso parte, l’associazione “Assolombarda”, Promos di Camera di Commercio di Milano, il consiglio di economia di Italia – Mongolia, e i mercati azionari italiani. Ts. Elbegdorj ha inaugurato il Forum pronunciando il detto mongolo “Se pensi di fare qualcosa quella si avvererà” (“Se son rose fioriranno”).
Ha proseguito: “Oggi vogliamo collaborare insieme sul mercato mondiale. La Mongolia confina con i Paesi attualmente più importanti nel settore dell’economia (Russia e Cina), un territorio ampio, migliaia di animali, tanti settori di allevamento.”
A questo Forum hanno partecipato da parte dell’Italia 50 agenzie (businessmen) sia straniere che interne, e da parte della Mongolia 20 compagnie.
A guida del Forum il figlio di un famoso designer mondiale Santo Versace, il quale ha detto: “L’apertura dell’Ambasciata Mongola qui in Italia rappresenta un ponte tra i due Paesi; ora bisognerà stabilire quella italiana a Ulaanbaatar.”
In Mongolia ci sono più di 40 compagnie italiane di import che hanno avuto successo grazie all’investimento di più di 15 milioni di dollari.
Il Presidente ha visitato anche il club mondiale di calcio Inter-Milan ed è stato accolto dal Presidente Massimo Moratti. A questo incontro hanno preso parte il Presidente Inter – Milan Angelo Mario Moratti, il Vice Presidente E. Paolillo insieme a S. Filucci, il Presidente del marchio “Inter Brand” A. Scorza, il Presidente del commercio M. D. Vivo, il Presidente di “Inter Futura” Carlotta Moratti, i calciatori Diego Forlan, Francesco Toldo, Filippe Kutino.
“Anche se abbiamo tanti visitatori famosi, Ella per noi è un ospite importante. So che è anche un grande tifoso della nostra squadra. Mi ricordo della sua visita a FIFA durante la quale aveva detto di voler sviluppare in Mongolia il settore del calcio.”
Il Presidente ha ringraziato i capi della squadra e ha proposto alcuni progetti di collaborazione. Ad esempio costruire una scuola in Mongolia in nome di “Inter Campus” per poter dare ai bambini la possibilità di giocare a calcio e per poter far conoscere questo sport al popolo mongolo.
Il Signor Moratti, insieme alla figlia Carlotta, ha accettato le proposte del Presidente e ha promesso di concretizzare il più presto possibile il progetto “Inter Campus” già presente in 24 Paesi.
Carlotta Moratti ha aggiunto: “Con questo progetto non cerchiamo campioni ma vogliamo che i bambini vivano tranquilli e con ideali, dando loro la possibilità di divertirsi tramite lo sport.”
Il presidente Massimo Moratti ha regalato infine al Presidente Elbegdorj la maglia di color blu scuro col numero 10 come ricordo.