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Il progetto di integrazione economica e strategica eurasiatica perorato dal partito “Russia Unita” (Edinaja Rossija, 2001) e guidato da Vladmir Putin, aveva nell’attuale presidente kazako Nursultan Nazarbayev, dapprima ex segretario del “Partito comunista kazako” e poi padre del partito “Nuovo Otan” (Nur Otan, 1999), la sua prima paternità politica. In un suo storico discorso del 29 marzo 1994 tenuto presso l’Università Statale di Mosca “M. V. Lomonosov”, Nazarbayev suggeriva la realizzazione di un progetto di globalizzazione regionale degli stati ex-sovietici informato da quel ricco patrimonio di relazioni geografiche, storiche, culturali dei popoli eurasiatici, che la letteratura di Lev Nikolaevič Gumilëv ed altri esponenti della scuola eurasiatista aveva valorizzato nel XX secolo. Come osservava Aleksandr Dugin in un suo articolo pubblicato nel 2001 sulla rivista geopolitica russa Elementy, l’importanza storica di tale progetto consisteva nella proposta di realizzare una sorta di «CSI al rovescio», (1) in cui l’integrazione regionale cessava di avere un carattere esclusivo od ostile alla Federazione Russa per includerla come imprescindibile attore storico entro un progetto geopolitico rivoluzionario per lo spazio eurasiatico.
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La recensione completa su Eurasia —> N. NAZARBAYEV, G-GLOBAL. IL MONDO DEL XXI SECOLO
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