Dopo una prima panoramica sull’Africa, siamo lieti di dialogare nuovamente con Marco Cochi, giornalista esperto di questioni africane, che da oltre 15 anni scrive su Africana, Eastwest e Nigrizia. È analista del think tank trentino Il Nodo di Gordio e dell’Africa Research and Devolpment Forum, nonché autore di tre saggi sull’evoluzione della minaccia terroristica in Africa sub-sahariana. Lo abbiamo contattato per capire meglio cosa è successo in Sudan e quali ricadute potrebbe avere.
Attraverso l’account Twitter di Afrofocus vediamo una cartina che sintetizza i conflitti, le guerre civili e gli attacchi terroristici in corso nel continente africano. Dalla sconquassata Libia fino all’Eritrea dove i ribelli rischiano di arrivare ad Addis Abeba. Questo profondo caos che origini ha? Cosa si cela dietro questi conflitti? Come orientarsi in questa complessità?
“Per chi non ne conosce le dinamiche, l’Africa evoca l’immagine di un continente in crisi, martoriato dalle guerre, dal sottosviluppo economico e dalla corruzione. Allo stesso tempo, gli africani sono regolarmente accusati di essere responsabili della loro situazione e di non essere in grado di governarsi da soli. Tali stereotipi non solo sono imprecisi, ma anche nocivi perché nascondono le complesse cause delle crisi contemporanee, come quelle nella Repubblica democratica del Congo, in Libia o in Sudan, oltre a limitare le possibilità di risolverle.
Continua a leggere l’intervista a Marco Cochi, Country Analyst del think tank “Il Nodo di Gordio” su Il Tazebao: https://iltazebao.com/il-sudan-dei-militari-e-le-ricadute-sulla-regione-lanalisi-di-marco-cochi/